Troppe caramelle rovinano i denti?

Troppe caramelle rovinano i denti?

I cibi e le bevande molto zuccherate possono portare alla formazione delle carie tradizionali e secche. Con il termine carie secca si intende, per riprendere la definizione di Dentalpharma.it, una tipologia di carie specifica meno aggressiva della classica infezione batterica della caria che degenera lo smalto dentale. Solitamente il processo di erosione della superficie del dente dovrebbe essere intercettato il prima possibile per evitare che la carie raggiunga prima la dentina e poi la polpa del dente. Con la carie secca per qualche motivo il fenomeno di perforazione dello smalto si arresta o rallenta senza arrivare a intaccare i tessuti sottostanti. Anche se la carie secca non crea danni come una carie normale, questo non vuol dire che potremo considerarla innocua. Parlando più in generale dire che troppe caramelle rovinano i denti è senz’altro vero così come è vero che lavarsi spesso e bene i denti e magari usare un filo interdentale aiuterà a ridurre il rischio della formazione di carie. E le caramelle senza zucchero? Un po’ meglio, ma la storia è la stessa. Uno studio dell’Università di Melbourne ha dimostrato che anche le caramelle senza zucchero possono contribuire a cariare i denti. Non c’è via d’uscita, direte voi. In realtà una ci sarebbe: prendersi cura della propria igiene orale e correre ai pari in caso di carie, secca o no.

Le cure per la carie secca

In caso di carie secca spesso i dentisti procedono con il monitoraggio della patologia per un certo periodo di tempo. L’odontoiatra solitamente osserva la sezione dentale colpita dall’infezione per stabilire se il processo degenerativo possa o meno progredire fino a diventare una carie vera e propria. Una volta che è stata stabilità l’entità del problema, il dentista potrà pianificare un percorso di cura personalizzato. Se con la carie secca l’erosione ha intaccato solamente una piccola parte dello smalto il dentista potrebbe limitarsi a curare l’infezione lasciando che i tessuti circostanti dello smalto si rigenerino autonomamente coprendo la cavità creatasi. In ogni caso il consiglio è quello di non trascurare mai l’igiene orale e i controlli periodici dal dentista. Purtroppo infatti molte carie, anche profonde, progrediscono per diverso tempo senza causare sintomi di alcun tipo. In alcuni casi si potrebbe trattare la zona colpita da carie secca come una carie tradizionale procedendo ad otturare il forellino per impedire che un giorno questo possa trasformarsi nell’origine di nuove infezioni di tipo batterico.

Le cure per la carie: devitalizzazione e otturazione

La cura per la carie varia molto a seconda dei casi. Se le carie hanno raggiunto smalto e dentina ma non ancora la polpa del dente allora si dovrà procedere con una otturazione. Qualora invece le carie avessero raggiunto la polpa ecco che il dentista dovrà procedere con una devitalizzazione. L’otturazione consiste nel rimuovere la parte infetta per poi riempire il dente con materiali come resina. La devitalizzazione invece prevede la rimozione della polpa dentale e poi la sigillatura dei canali radicolari, ed è sicuramente un intervento molto più impattante rispetto all’otturazione. La devitalizzazione è l’unico intervento in grado di salvare un dente dall’estrazione, anche per questo occorre sottolineare ancora una volta l’importanza di avere una buona igiene orale e di andare almeno 1-2 volte l’anno dal dentista. Sarebbe una buona idea anche sottoporsi a una seduta di igiene orale professionale così da rimuovere il tartaro. Ricordiamo che gengiviti e carie vengono causati proprio dall’accumulo di tartaro e che il tartaro potrà essere rimosso unicamente dal dentista. Il modo migliore per contrastare la carie è puntare sulla prevenzione, e quindi migliorare l’igiene orale ma anche modificare la propria dieta eliminando l’eccessivo consumo di zuccheri e caramelle.

I rischi del non curare la carie

Non curare la carie non è mai una buona idea. Una carie dentale non curata infatti è una patologia molto diffusa che diventa spesso cronica e degenerativa. Nelle fasi iniziali la carie non presenta sintomi ma, con il trascorrere del tempo, potrebbe portare a diversi disturbi e disagi come alitosi, ipersensibilità e dolore. Tra le cause della carie abbiamo sicuramente una scarsa igiene orale, disallineamento dei denti, conformazione dei denti, diminuzione della saliva e alimentazione errata. In alcuni casi infatti la saliva si acidifica aumentando il rischio di insorgenza di carie.